martedì 12 giugno 2007

Cose di cui non potrei mai fare a meno.




Parte prima di questa nuova rubrica. Ora inizierò con le cose che mi hanno segnato la vita, nel bene o nel male, e di cui non ho potuto, non posso e non potrei fare a meno.






Golden Axe




Il mito. Ricordo quando ero ancora un moccioso, che iniziai a giocare a Videogame da sala a 3 anni. Li avevo nel locale vecchio di mia madre. E lì uno dei miei preferiti era Golden Axe. Nonostante non capissi un acca di inglese, mi piaceva usare il nano verde e picchiare con la mia ascia cattivi tutti uguali, più forti se indossavano un'armatura di diverso colore. Crescendo non ho mai dimenticato questo gioco ; ho imparato la trama e giocato a tutti i vari seguiti. Ed è diventato il mio videogame preferito. La trama parla di un cattivone dal nome di Death Adder ( che nella realtà è un serpente molto velenoso. ) che rapisce la principessa, la leggendaria ascia d'oro ( da qui il nome del gioco ) e semina morte e distruzione. E uccide la madre di Ax Battler ( Il guerriero ), i genitori di Tyris Flare ( L'amazzone ) e il fratello di Gilius Thunderhead ( il mitico barbaro ). I nostri eroi giureranno vendetta, in un picchiaduro a scorrimento epico. Ora ci gioco ancora. Entrare in questo mondo, che ora, anche se palese, mi fa godere di divertimento, è una cosa di cui non posso fare a meno. Le musiche sono la parte migliore del gioco, in particolare quella del primo livello, Wilderness, ti fa venire voglia di prendere un ascia ed andare a spaccare culi in giro usando abbondandi Warcryes. Se vi interessano le canzoni di questo gioco, e vi fa godere la musica metal, ecco un buon link per voi : i Megadriver ( fanno le canzoni dei videogames versione metal. ) Dio, grazie per Golden Axe

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